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Trattato elementare di fisica adottato per l'istruzione negli stabilimenti dell'università di Francia (135) - Volumi 1-2

Di Charles Despretz


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622. In moltissime esperienze di ortica è necessario dare ai raggi solari una direzione, costante . Ciò si ottiene adaulando all imposta della camera ove si fanno le esperienze uno specchio piano di cui si cambia ad ogni momento l'inclinazione , il che più comodamente si fa per mezzo dell'eliostato. Se la direzione del raggio reflesso coincidesse con l'asse della terra , è chiaro che lo specchio dovrebbe descrivere una superficie conica retta , di cui l angoln al vertice cambierebbe al cambiare della declinazione del Sole, perché la curva apparente descritta dal Sole è un circolo, il di cui centro è sull'asse di rotazione della Terra . Un tal moto si Otterrebbe per mezzo di un orologio che facesse muovere un ago intorno ad un quadrante parallelo all ' equatore : allora si muoverebbe lo specchio intorno ad una linea situata, nell'asse del quadrante, e si fisserebbe ad un'asta perpendicolare al suo piano , che l'asse del quadrante trasportasse nel suo molo. Se il raggio reflesso dovesse avere una direzione diversa, bisognerebbe farlo reflettere sopra un secondo specchio fisso . Per evitare la perdita prodotta da due reflessioni non si adopra che un solo specchio; e per mezzo della disposizione seguente si dirige il raggio solare parallelamente ad una retta qualunque. Sia SS'S''S''' ( f. 39. 1. XV. ) il circolo descritto dal Sole in 24 ore , e AB sia la situazione dello specchio. I raggi solari coincidano successivainente con le costole della superficie conica OSS'S'' S''', OD sia la direzione costante dei raggi reflessi, e OE una perpendicolare allo specchio che passi per il suo centro , e intorno al quale lo specchio può prendere qualunque situazione. La retta OE divide l'angolo DOS in due parti egnali, e quindi la retta SD èdivisa nel punto E in due parli proporzionali ad SO e OD , il punto E essendo preso rello stesso piano SS'S'S''' . Per an altro raggio solare OS la perpendicolare OE dividerà del pari la linea DS' in due parti proporzionali SO' e OD'. Quindi la coda dello specchio incontrerà i piani DSS'S" in alcuni punti EE'E' ec., che dividono le rette DS, DS' ec. in parti proporzionali. Ora è noto per la Geometria che questi diversi punti sono situati sopra una circonferenza di circolo; quindi la coda dello specchio dovrà descrivere in 24 ore una superficie conica obliqua, la di cui base parallela all’equatore sarà un circolo . Si soddisfa a questa condizione per mezzo dell'apparecc-

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chio rappresentato dalla fig . 40. 1, XV. composto d'uno specchio AB e d'un orologio M. Lo specchio é mobile intorno all'asse cc'; l'asta che sostiene questo asse si muove sopra sè medesima; all'ago del quadrante è adatlala una forca hl mobile intorno all'asse u; e finalmente questa forca sostiene un tubo in cui scorre liberamente a incastro l'asse c c '; il qual tubo è mobile intorno ad un asse perpendicolare alla sua direzione. Si noti che il quadrante dell'orologio deve sempre esser diretto parallelamente all'equalore. Del resto il rapporto che deve passare fra la situazione de!l'orologio e quella dello speechio deve essere regolato secondo l' epoca dell'anno e il luogo dell'osservazione. L'eliostato imaginato per la prima volta dallo S' Gravesand è stato perfezionato dai Prof. Charles , Malus ec. Si può riscontrare in questo proposito il Journal de l'Ecole Polytechnique, t. 10. 11, in cui l' Hachelte descrive i diversi eliostati, come pure il Bulletin de la Société d'Encouragement an. 1826 , per una descrizione fatta dal medesimo fisico d'un eliostato proposto dal sig. Gambey.

Fig. 39:

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Fig. 40:

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Original pages:

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Original "tavola XV":

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Pictures 39 and 40 highlighted:

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